La scuola della sprezzatira
Spada da lato
Espressione della prima vera definizione dell'Arte della Scherma, ed Arma per eccellenza del Rinascimento Italiano, e' una delle due armi della vecchia scuola di Fisas. Spada nata originariamente soprattutto per difesa personale, che offre notevoli possibilità di ricerca marziale, anche contro armi e stili assai differenti tra loro e perfino in studi di applicazioni a mani nude.
Come per le armi del periodo precedente anche di questa non abbiamo altro che documentazione scritta, pertanto la ricerca su questa arma è quella su cui più di altre si è concentrato il Metodo creato da Andrea Lupo Sinclair per comprenderne l’utilizzo ed applicarne completamente i sistemi, basati in prevalenza sul sistema del “Camminar Sui Fili” e che comprendono anche profondi elementi filosofici e formativi.
Le dottrine di impiego di questo tipo di spada sono piuttosto chiare, tuttavia il suo utilizzo effettivo risulta essere assai sofisticato e complesso da interpretare, e la sua espressione a nostro parere enfatizza soprattutto la consapevolezza, l’equilibrio e l’autocontrollo, in accordo con la categoria stilistica e filosofica della Sprezzatura – termine coniato da Baldassar Castiglione – come “laboriosa conquista di un’eleganza che rifugge dall’affettazione e che nasconde lo sforzo“, senza pregiudicare efficacia, adattabilità e versatilità; tutti elementi che richiedono lunga pratica per acquisirne appieno ogni sfumatura.
Basato su questi principi, Il metodo in uso in FISAS per praticare questi sistemi è quello forse più innovativo ed esclusivo negli ambienti della Scherma Storica dei primi anni del 2000.
Le comuni origini dei sistemi Italiani e Spagnoli trovano nell’arma di questo periodo storico la loro manifestazione. Per questo motivo, la Spada da Lato è per noi anche lo strumento di studio, applicazione e confronto con la scuola Spagnola, soprattutto per come è interpretata ed espressa dai nostri colleghi dell’AEEA (Spagna).
La Spada del ‘500, inoltre, non ha una esatta codifica di forma: gli stessi storici delle Armi hanno spesso difficoltà ad inquadrarla con esattezza.
In FISAS usiamo alcune repliche fedelmente riprodotte dagli originali ancora esistenti e dalle specifiche della trattatistica del periodo. La denominazione “Spada da Lato“, da noi per primi scelta ed adottata, è a nostro parere la più precisa tra le tante possibili per identificare questa spada.
Dotate di una nuova lama a dorso d’asino, leggera ma eccellente nel riprodurre peso e bilanciamento delle originali, con queste Spade pratichiamo a contatto pieno, con le adeguate protezioni passive. La sezione della lama – esattamente uguale a moltissime delle originali – permette un ottimo lavoro di punta. La punta è dotata di un bottone piuttosto largo per motivi di sicurezza.
FISAS per questa arma si ispira soprattutto ai metodi sviluppatisi nella seconda metà del Cinquecento, con la sperimentazione di Maestri Italiani come Agrippa, Palladini, Di Grassi, Viggiani, Lovino, Ghisliero, Saviolo, Docciolini, punti di riferimento primari per lo sviluppo del nostro metodo di pratica.